Si è tenuto lo scorso 29 febbraio 2024 presso l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR (CNR-IIA) a Montelibretti il primo dei due momenti di approfondimento sulle iniziative discendenti dall’Accordo di collaborazione triennale in corso tra il CNR-IIA e la ex Direzione per l’Economia circolare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE-EC).

L’accordo, che si inserisce nel solco del “Piano d’Azione per l’Economia Circolare” dell’Unione Europea, ambiziosa strategia di accelerazione della transizione verso un utilizzo più razionale e responsabile delle risorse, in linea con l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2050 previsto dal Green Deal, si compone di due moduli:

 

  • Il primo modulo prevede un approfondimento scientifico di soluzioni tecnologiche volte alla prevenzione e alla valorizzazione di determinati flussi di rifiuto e materia, tra cui: plastica, tessile, RAEE, veicoli fuori uso, amianto, materie prime critiche, blue circular economy.
  • Il secondo modulo prevede un approfondimento tecnico-scientifico per la definizione e l’attuazione dei criteri ambientali minimi (CAM), nonché nelle azioni discendenti dal Piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale nel settore della pubblica amministrazione. Tra queste ultime l’indagine finalizzata a valutare l’efficacia dei CAM come strumento di politica ambientale economica e industriale ed il monitoraggio sul livello di applicazione dei CAM in alcune categorie di appalti.

 

 

Il CNR fornisce supporto tecnico-scientifico al Ministero dell’Ambiente per la definizione della posizione nazionale in riunioni e tavoli di confronto specifici per la predisposizione di roadmap nazionali in tema di economia circolare, per le fasi negoziali dei principali consessi europei ed internazionali e per l’attuazione degli impegni che ne derivano.

All’incontro, che è stata l’occasione per presentare i report e gli studi sviluppati in collaborazione nel corso del primo anno di attività, hanno partecipato la Direttrice generale per l’Economia Circolare, ing. Silvia Grandi, e il Direttore FF del Dipartimento Terra e Ambiente del CNR, ing. Francesco Petracchini, oltre ad un nutrito gruppo di ricercatori, assegnisti e funzionari, anche in collegamento da remoto.

 

 

Numerose le tematiche affrontate nelle presentazioni a cura dei ricercatori e dei referenti ministeriali nell’intento di favorire una più ampia disseminazione dei risultati: appalti pubblici verdi e modelli di produzione e consumo sostenibili, plastiche, bioplastiche e imballaggi, Raee, scarti da prodotti del tabacco, amianto.

 

L’incontro ha offerto anche l’occasione per visitare i laboratori presso i quali il CNR-IIA conduce un ampio spettro di attività di ricerca e monitoraggio per la determinazione delle concentrazioni di molti inquinanti organici ed inorganici presenti in atmosfera.

 

 

Il secondo momento di approfondimento dedicato ai soli temi della blue economy e marine litter si è tenuto il 4 marzo, da remoto, e ha visto la partecipazione, oltre che della DGEC e del CNR-IIA anche di altri due Istituti del CNR, nello specifico l’Istituto di Scienze Marine (CNR-ISMAR) e l’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine (CNR-IRBIM)