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Nei primi giorni di giugno sono state effettuate delle attività congiunte, mediante UAS, tra i due Istituti del CNR nell’ambito del Progetto “Rete Natura 2000: azioni di monitoraggio di habitat (*2250, *9210, *1120, *8330, *1170) e specie (Stipa austroitalica, Charadrius alexandrinus, Larus audouinii) – Regione Puglia, coordinato dal Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente (DBBA) dell’Università degli Studi di Bari. Tali attività sono state possibili grazie alla sottoscrizione di un accordo di collaborazione tra l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico e l’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR per l’applicazione e lo sviluppo di tecniche di remote sensing mediante l’utilizzo di sistemi UAS.

Hanno partecipato alle attività il personale CNR-IIA afferente all’Area tematica Osservazione della Terra di Bari, al laboratorio UAS del CNR-IIA dell’Area Territoriale della Ricerca Roma1, il CNR-IGG mediante il Servizio di Area REMOTE e il DBBA.

In particolare, l’Azione 1 di progetto, Monitoraggio Habitat *2250 “Dune costiere con Juniperus spp.”, mira tra l’altro a mettere a punto e testare una procedura di riconoscimento automatico dell’habitat 2250*, basata sull’utilizzo di un approccio a regole derivanti dalla conoscenza esperta dei siti, attraverso l’uso combinato di dati telerilevati e dati di campo. L’area interessata dalla sperimentazione è il sito Duna e lago di Lesina-Foce del Fortore (codice IT9110015).

I rilievi sono stati effettuati nell’area dunale del Lago di Lesina e di Pineta di Marina di Fantine, con lo scopo di analizzare e correlare nel dettaglio gli aspetti morfologici e quelli vegetazionali. Tali rilievi sono stati condotti mediante l’utilizzo di un drone MATRICE 300 RTK con sensore ottico e LIDAR integrato che ha permesso di ottenere dati multiscala a seconda della quota di volo. Le immagini acquisite hanno portato alla ricostruzione 3D dell’ambiente dunale e alla creazione di ortofotomappe di dettaglio, che potranno essere utilizzate come dati di validazione di elaborazioni di immagini satellitari a minor risoluzione geometrica, supportando l’identificazione di ulteriori aspetti vegetazionali della serie psammofila, primi tra tutti quelli erbacei (es., Habitat 2110 – Dune embrionali mobili e Habitat 2120 –  Dune mobili del cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria – dune bianche).