L’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico ha ricevuto valutazione positiva su cinque proposte progettuali presentate nell’ambito dei Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN), da parte della Direzione Generale del Ministero dell’Università e Ricerca (MUR).
Il programma PRIN (Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale), come si legge dal bando, è destinato al finanziamento di progetti di ricerca pubblica, al fine di promuovere il sistema nazionale della ricerca, di rafforzare le interazioni tra università ed enti di ricerca in linea con gli obiettivi tracciati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e favorire la partecipazione italiana alle iniziative relative al Programma Quadro di ricerca e innovazione dell’Unione Europea.
I progetti avranno durata biennale e prevedono la costituzione di gruppi di ricerca formati da almeno due unità di ricerca appartenenti a più atenei, enti o istituzioni differenti.
I ricercatori del CNR-IIA hanno collaborato con altri enti ed Istituzioni accademiche, riuscendo a raggiungere un buon risultato in ambiti scientifici diversi.
Di seguito le proposte progettuali che hanno superato la selezione, ammesse dunque a finainziamento:
– μ-Sand (μ-thermogravimeter-in Situ dust ANalyser and particles size Discriminator), progetto che prevede la realizzazione di un innovativo strumento per misure di nano-micro-granulometria della polvere e analisi dei composti volatili in ambienti planetari, in primis per caratterizzare ambiente polveroso sulla Luna; Referente scientifico Emiliano Zampetti.
– Il progetto ARIA svilupperà nuovi strumenti per il monitoraggio ambientale basati sull’applicazione di una serie di sensori su uccelli in movimento.
L’obiettivo è quello di trasformare le specie comuni che vivono nelle nostre città (piccioni e gabbiani), spesso percepite come un fastidio dai cittadini, in una risorsa per la comunità che possa contribuire a raccogliere dati sulla qualità dell’aria in aree ampie e a varie altezze della colonna atmosferica. Referente scientifico: Antonietta Ianniello
– NUTISFORU mira a creare diversi prodotti funzionali per applicazioni in agricoltura e silvicoltura, valorizzando rifiuti organici residui dalle coltivazioni di nocciole per il riutilizzo nella coltivazione stessa. Il pèrogetto utilizzerà l’Elettrofilatura per collegare tra loro i nanocomposit organo-minerali, ottenuti dagli scarti delle nocciole, formando così aggregati da applicare poi al suolo come ammendanti organici e in prodotti contro le fitopatie del nocciolo, in un perfetto modello di bioeconomia circolare. Referente scientifico: Antonella Macagnano
– Rain-On-Snow (ROS) Events: how their composiTion influences snow properTies in the high Arctic (ROSETTA).I ROS sono un importante effetto del cambiamento climatico e possono impattare sull’ambiente alterando il ciclo idrologico e influenzando l’albedo della neve. Il progetto vuole capire in che modo la composizione chimica dei ROS (precipitazioni su un manto nevoso esistente, “Rain-On-Snow”) influisce sulla neve superficiale, sulla sua evoluzione temporale e sulla distribuzione spaziale delle diverse tipologie di copertura. Referente scientifico: Roberto Salzano
– Gli eventi atmosferici estremi hanno acquisito una maggiore probabilità di verificarsi negli ultimi decenni come conseguenza degli effetti del cambiamento climatico.
L’obiettivo del progetto TURBIMECs è proprio quello di analizzare e comprendere le proprietà spazio-temporali degli eventi estremi che si verificano nel flusso atmosferico, sondando le proprietà fisiche dei cicloni osservati nell’area del Mediterraneo durante gli ultimi anni (Medicanes). Lo studio sarà condotto analizzando gli output di simulazioni numeriche ad alta risoluzione e osservazioni sperimentali da telerilevamento (remote sensing), mediante tecniche di analisi dati di tipo “data-driven”, indagando scala per scala le dinamiche dei medicanes al fine di individuare le features caratteristiche e le eventuali analogie con i cicloni Tropicali. Lo studio mira a comprendere come le caratteristiche turbolente del flusso possono influenzare la dinamica locale e l’evoluzione dei due tipi di ciclone. Referente scientifico: Francesco Carbone