Si terrà a Roma, il 28 novembre a partire dalle 10.30, l’evento finale dell’Accordo sulle Reti speciali di monitoraggio della qualità dell’aria; un progetto, avviato nel 2011, finanziato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica per dare piena attuazione al decreto legislativo 155/2010, che prevede l’integrazione del consueto monitoraggio dell’aria con la valutazione di alcuni parametri aggiuntivi (“speciali”).
L’Accordo, coordinato dall’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR (CNR-IIA), ha coinvolto, come partner di progetto, l’ENEA e l’ISS e ha avuto tra i suoi beneficiari la Regione Marche e le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (ARPA) di Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Sardegna e Veneto.
Obiettivo del lavoro era l’attivazione della Rete speciale e la raccolta dei primi tre anni di dati sulla speciazione chimica del particolato (PM10 e PM2,5), le concentrazioni di mercurio in aria e nelle deposizioni, le deposizioni di IPA e metalli, i precursori dell’ozono e le concentrazioni di altri IPA di rilevanza tossicologica oltre il benzo(a)pirene.
Nel corso delle prime fasi di esecuzione del progetto, sono state portate a termine le istruttorie tecniche per la selezione delle stazioni “speciali”, formalizzate poi dal decreto ministeriale del 29 novembre 2012, e la definizione dei metodi e delle procedure da seguire per adeguare la dotazione strumentale ed eseguire il monitoraggio; è stato, quindi, realizzato un sistema per assicurare i campionamenti, il trasporto dei campioni verso i laboratori di analisi, le analisi e la raccolta dei relativi dati su un portale unico, accessibile ai partner di progetto. I dati prodotti sono stati quindi analizzati e i risultati finali sono riassunti nei rapporti tecnici tematici visionabli sulla pagina di progetto: www.retispeciali.it.
Le Reti speciali sono state un’ottima occasione di collaborazione e confronto tra gli Enti e le amministrazioni coinvolte, e rappresenterà un’esperienza utile per valutare le azioni più efficaci da mettere in campo per l’attuazione della nuova direttiva sulla qualità dell’aria, recentemente approvata (direttiva 2024/2881/UE) e che entrerà in vigore il 10 dicembre prossimo.
La mattinata dell’evento sarà dedicata alla presentazione e discussione dei risultati del monitoraggio; nel primo pomeriggio, invece, sarà avviato un primo confronto, moderato dal Ministero dell’ambiente, sulla prosecuzione del monitoraggio “speciale” e l’introduzione dei supersiti nazionali, in cui dovranno essere misurati ulteriori parametri quali l’ammoniaca, il black carbon, il potere ossidativo e la frazione ultrafine (Ultra Fine Particles, UFP) del particolato atmosferico.