L’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR al fine di migliorare la propria capacità di comunicazione con la comunità scientifica e con i tanti gruppi di interesse (stakeholder) ha realizzato un nuovo sito web (attualmente in versione beta) completamente rinnovato. Il nostro obiettivo è avviare un’interazione continua con ampi settori della società, attraverso i social media, sui temi di maggiore interesse per la comunità nazionale e internazionale, che spaziano dall’analisi delle emergenze ambientali come i picchi di inquinamento atmosferico nella aree urbane che puntualmente interessano le nostre città all’impatto delle emissioni industriali, dallo sviluppo di nuove tecnologie abilitanti per i sistemi osservativi della qualità dell’aria e ambientale a diverse scale spaziali al supporto ad ampi settori Privati e della Pubblica Amministrazione per la risoluzione delle tante e complesse problematiche ambientali.

Rinnovare la nostra piattaforma di comunicazione digitale è una scelta strategica ben precisa. Siamo consapevoli che la comunicazione possa e debba svolgere un ruolo fondamentale per assicurare una corretta divulgazione della cultura scientifica e un trasferimento continuo dei risultati della ricerca ad ampi settori della società e, nel contempo, supportare i processi di innovazione del sistema produttivo del nostro Paese a beneficio di tutti e delle generazioni future. 

Il nostro è un piccolo passo all’interno di un percorso più ampio, che il CNR ha intrapreso di recente con molto impegno (www.cnr.it). Il CNR è il più grande ed importante Ente di ricerca del nostro Paese, dove vengono svolte ricerche di avanguardia per il progresso della conoscenza, è depositario di un patrimonio unico di saperi e competenze e detiene come pochi un serbatoio di competenze e intelligenze che se ben raccordati con la società potrà contribuire al progresso sociale futuro a beneficio di tutti. In questo contesto di riferimento il nostro Istituto deve dimostrarsi all’altezza delle sfide moderne, e la comunicazione digitale è senz’altro un “must” inderogabile a cui non vogliamo sottrarci. 

Cordiali saluti,

Nicola Pirrone