Il 7 ottobre 2024 alle 16.52 (ora Italiana) è iniziato il viaggio di HERA, prima missione europea di difesa planetaria, a bordo del razzo Falcon 9 di SpaceX. L’obiettivo è quello di effettuare esperimenti su tecnologie in grado di difendere la terra da un eventuale impatto di asteroide.

HERA raggiugerà Dimorphos, la luna dell’asteroide Didymos, colpita nel 2022 dalla sonda DART per deviarne l’orbita. “Sono passati due anni da quando abbiamo ricevuto a Terra le sensazionali immagini del nostro satellite LiciaCube che ha documentato – ha dichiarato Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italianal’impatto della sonda della NASA Dart su un asteroide. Immagini che ci hanno permesso di studiare e verificare una nuova strategia di protezione planetaria in caso di pericolo derivante da asteroidi e altri oggetti. Oggi il satellite dell’ESA “Hera” inizia il suo viaggio sempre verso la stessa destinazione, per analizzare ancor più da vicino ciò che è accaduto a Dimorphos, colpito allora e deviato nella sua orbita intorno a Didymos”. 

La missione europea HERA viaggerà per circa due anni portando con sé diversi strumenti e due sonde CUBESAT. Nel CUBESAT Milani è posizionato il sensore VISTA basato su sensori QCM ed elettronica di prossimità sviluppati dal CNR-IIA sotto la responsabilità scientifica e tecnica del Dottor Emiliano Zampetti e del team coinvolto nel progetto.

Nei due anni di viaggio la sonda sorvolerà Marte fornendo immagini della luna Deimos (Marzo 2025), poi nel 2026 si allineerà sull’orbita dell’asteroide Didymos per avvicinarsi nell’ottobre del 2026.

VISTA produrrà informazioni  importanti dell’impatto avvenuto analizzando diversi campioni del particolato generatosi.

 

IMAGE CREDITS:

ESA’s Hera mission for asteroid planetary defence seen aboard its Falcon 9 launcher upper stage (animation). CREDIT ESA – Science Office, LICENCE ESA Standard Licence