Nel corso di Ecomondo, la fiera della green economy a Rimini, è stato presentato lo ‘Studio delle emissioni di gas serra e di biossido di azoto in atmosfera dal comparto dei trasporti con alimentazione a gasolio, a metano e a biometano liquefatto’, realizzato dall’Istituto sull’inquinamento Atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA), promosso dal Consorzio italiano biogas (Cib) e Iveco.


Lo studio, che prende come contesto di riferimento il mercato italiano, tra i primi in Europa per numero di veicoli alimentati a metano e per la presenza di stazioni di rifornimento di Cng (Compressed natural gas) e Lng (Liquefied natural gas), analizza 11 scenari diversi, differenziati per materia prima per la produzione di biogas e per la presenza o meno di cattura della CO2 durante il processo di upgrading.

I risultati Cnr-IIA evidenziano che il biometano liquefatto (bioLNG) può avere un ruolo strategico molto importante nel processo di decarbonizzazione dei trasporti, in particolare quello pesante, e nell’abbattimento delle emissioni di gas serra, fino al 121,6% rispetto all’impiego di gasolio e una diminuzione del 65% di biossido di azoto.