Abstract del progetto
La “Convenzione sull’inquinamento transfrontaliero”, CLRTAP – Convention on Long-range Transboundry Air Pollution, è entrata in vigore nel 1983 con lo scopo di promuovere una cooperazione internazionale volta a migliorare la qualità dell’aria e a proteggere la salute umana e gli ecosistemi dagli effetti dannosi di specifiche classi di inquinanti.
Nel tempo, la Convenzione è stata integrata da otto protocolli aggiuntivi, ciascuno contenente delle specifiche disposizioni utili alla definizione di target di riduzione delle emissioni e al monitoraggio di alcune classi di inquinanti. A partire dal 1984 è stato adottato il protocollo EMEP (Cooperatives Programme for Monitoring and Evaluation of the Long-range Transmission of Air Pollutants in Europe) volto a finanziare a lungo termine un “Programma concertato di sorveglianza continua e di valutazione del trasporto a lunga distanza di sostanze inquinanti atmosferiche in Europa”.
Le informazioni e i dati raccolti all’interno della rete sono indispensabili per individuare le strategie di monitoraggio della qualità dell’aria più idonee per ridurre e mitigare i livelli dei principali inquinanti atmosferici.
Secondo tale protocollo, ciascun Paese partecipante deve predisporre un numero opportuno di stazioni di monitoraggio, tali da garantire una adeguata rappresentatività delle caratteristiche del territorio. Ciascuna stazione deve inoltre essere organizzata ed equipaggiata in funzione degli obiettivi specifici da raggiungere, secondo una suddivisione in tre livelli distinti. Le stazioni di Livello 1 contribuiscono a fornire dati sul lungo termine e con risoluzione temporale giornaliera; includono le misure dei principali parametri meteorologici e dei dati chimico/fisici utili a descrivere alcuni aspetti della chimica troposferica e a calcolare i tassi di deposizione delle polveri atmosferiche, le concentrazioni degli ossidanti fotochimici, delle specie acidificanti ed eutrofizzanti e dei metalli pesanti.
L’Italia partecipa al programma EMEP fin dalla sua prima attuazione e l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR (CNR-IIA) ha contribuito attivamente sia in qualità di National Focal Point sia gestendo la stazione di Montelibretti, situata presso l’osservatorio A. Liberti dell’Area della Ricerca di Roma1.
Affinché si torni ad acquisire una base dati di qualità dell’aria completa ed ottemperare agli obiettivi scientifici del protocollo, il CNR-IIA si occuperà del rilancio delle attività del programma EMEP per l’Italia, ripristinando il sito di Montelibretti, allestendo un nuovo sito presso l’isola di Lampedusa ed assicurando l’integrazione della rete nazionale. Si porrà, inoltre, come referente unico per le istituzioni internazionali che raccolgono ed utilizzano i dati prodotti dalla rete.
- fornire dati reali e da modelli relativi alle concentrazioni degli inquinanti, ai tassi di deposizione, alle emissioni ed ai flussi transfrontalieri, identificandone i relativi andamenti temporali;
- identificare le sorgenti responsabili delle concentrazioni e delle deposizioni misurate, valutandone le variazioni in risposta ai cambiamenti nelle emissioni;
- migliorare la comprensione dei fenomeni chimico-fisici che governano gli inquinanti atmosferici per valutare l’attuazione di strategie di abbattimento utili a mitigare i loro effetti dannosi sulla salute, l’ecosistema, il clima;
- valutare le concentrazioni di nuove specie chimiche non ancora oggetto di attenzione da parte del programma.
Ministero della Transizione Ecologica - https://www.mite.gov.it/
Luca Tofful
Cinzia Perrino
Cristina Leonardi
Elena Rantica
Tiziana Sargolini
Marco Giusto
Mauro Montagnoli
Andrea Imperiali