MobilitAria
Studio, annuale, di Kyoto Club e Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIA)
Descrizione
“MobilitAria” è lo studio, annuale, di Kyoto Club e Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIA). Obiettivo è delineare un quadro sull’andamento della qualità dell’aria e delle politiche di mobilità urbana nelle 14 principali città e aree metropolitane italiane.
Lo studio è stato realizzato da un gruppo di esperti del CNR-IIA (Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto sull’Inquinamento Atmosferico) e di Kyoto Club, Gruppo Mobilità Sostenibile, prendendo come riferimento l’area comunale di ogni Città Metropolitana. Le città sono Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia
Le motivazioni alla base dello studio partono dalla considerazione che in Italia manca un luogo dove vengono accumulati in modo integrato dati sulla mobilità urbana, da mettere in correlazione con l’andamento della qualità dell’aria. Manca un contesto dove trovare traccia dei provvedimenti e delle azioni svolte dalle Amministrazioni Comunali, dove ragionare sui risultati, scambiando esperienze e buone pratiche. Naturalmente esistono diversi luoghi – istituti di ricerca, ministeri, agenzie, osservatori, associazioni, enti locali – dove si raccolgono ed elaborano dati settoriali ma quello che manca è una visione integrata dei dati e dei fenomeni. Tra l’altro i dati sono spesso scarsi, parziali, contraddittori, non sistematici, senza metodi condivisi di rilevazione: questo di per se costituisce un problema che meriterebbe impegno ed investimenti per la sua soluzione, al fine di costituire una base comune di confronto.
L’ambizione del gruppo Kyoto Club-CNR IIA è quella di rendere permanente questo studio proseguendo in modo sistematico nella raccolta ed analisi annuale dei dati, di estendere alle 14 Città Metropolitane questo lavoro perché è proprio a questa scala che avviene una buona parte degli spostamenti, di estendere i parametri di riferimento (Inquinamento acustico, congestione, dati di traffico, emissioni climalteranti). E magari di poter riprodurre questo lavoro per tutte le città capoluogo, in modo da valorizzare la qualità e la capacità delle città medie italiane, che hanno problemi analoghi alle grandi città e spesso sono state capaci di ottime innovazioni nel campo della mobilità urbana.