Finanziamento: MATTM
Periodo: 2013- 2014
Budget totale progetto:---
Budget totale CNR IIA:---
Responsabile Scientifico: Francesco Petracchini

Abstract del progetto

La produzione di energia rinnovabile termica ed elettrica da biomassa e materiale vegetale in genere rappresentano una componente fondamentale del piano strategico per il 2020 definito dal Governo. Tra le fonti rinnovabili le biomasse rappresentano una voce importantissima sia in termini di potenziale che di obiettivo politico (390.000 TJ contro un potenziale per solare termico e geotermia pari a circa 75.000 TJ ciascuno). In base al Position Paper presentato dal Governo italiano per identificare il potenziale delle fonti rinnovabili, è infatti previsto un raddoppio per la produzione elettrica da biomassa e soprattutto una quadruplicazione della biomassa per usi termici. E’ evidente da questi numeri che le biomasse sono destinate a svolgere un ruolo decisivo, specialmente sul versante termico, al raggiungimento degli obbiettivi al 2020 contribuendo per oltre la metà dell’incremento di produzione rinnovabile necessaria. Per di più va sottolineato il fatto che la forte diffusione dell’impiego della biomassa nei sistemi di riscaldamento in caldaie efficienti possa avvenire con costi per lo Stato decisamente inferiori rispetto alle incentivazioni necessarie per la produzione di elettricità verde.

E’ possibile che la forte domanda di biomassa stimolata da un pacchetto di incentivazione nazionali, regionali e comunitari porti ad effetti inflattivi sulle biomasse legnose più semplici da utilizzare e disponibili in quantità cospicua. Al fine di poter garantire la competitività economica degli investimenti sia per i generatori termici sia per i generatori elettrici, un fattore chiave per il successo degli investimenti sarà poter diversificare l’approvvigionamento valorizzando quei vettori agricoli e vegetali oggi per la maggior parte smaltiti in modo improprio ma che possono essere trasformati in combustibile.



Il progetto vuole dimostrare la possibilità di impiegare un innovativo sistema di conversione di scarti agricoli a matrice vegetale in briquettes o pelletts attraverso l’impiego di una unità mobile in grado di recarsi sul territorio (piccoli e medi comuni, aree agricole e boschive) per operare la conversione delle matrici vegetali in briquette. In questo modo si riduce notevolmente il volume della biomassa trasformandola in combustibile facile da trasportare rendendo quindi fruibili residui agricoli, legname derivato da pulizia dei boschi o da potature di alberature urbane il cui recupero altrimenti non sarebbe stato economicamente giustificabile. Il progetto prevede lo sviluppo di tutte le fasi di progettazione, sviluppo, costruzione di un prototipo, le prime prove in campo e la successiva commercializzazione in alcune aree pilota per la relativa combustione in caldaie dedicate.

Il progetto prevede la possibilità di impiegare il prototipo sviluppato in due contesti diversi:
• residui e scarti forestali reperiti nel parco delle Madonie in Sicilia;
• potature di olivo, sansa vergine, alberature urbane nella Provincia di Lecce.

L’impiego dei briquette della biomassa prodotta nelle caldaie delle aree urbane limitrofe al territorio consentirà di sostituire fonti fossili oggi impiegate con una fonte rinnovabile prodotta dal recupero degli scarti vegetali. Lo scopo della ricerca è quello dunque di favorire il raggiungimento degli obbiettivi italiani al 2020 al minor costo possibile. Le barriere che oggi impediscono la valorizzazione della biomassa residuale e di scarto sono da un lato le leggi che assimilano molte delle materie prime seconde a rifiuti dall’altro l’assenza di latifondi significativi e quindi la parcellizzazione delle proprietà e quindi la difficoltà di organizzare in modo opportuno la filiera. La piccola dimensione degli appezzamenti agricoli comporta spesso che i residui di lavorazione vengano smaltiti in campo (stimolando nel tempo decomposizione anaerobica con conseguente produzione di metano) oppure bruciati sul posto.

Gli oneri logistici e di trasporto in questo caso pesano talmente da non rendere interessante dal punto di vista economica la raccolta: la materia prima non compatta e umida comporta un costo energetico, ambientale ed economico in termini di €/tonn utile/km che mette in molti casi fuori mercato il prodotto. I boschi italiani sono in crescita da anni per superficie ed inventario di quantità passando da 8.675.100 ettari dell’inventario del 1985 ai circa 10.528.080 del 2004 con un incremento complessivo di circa il 21,3 %. Essi però avrebbero bisogno di cure culturali, compreso il taglio periodico. Purtroppo la disposizione pedologica è prevalentemente difficile. Le tradizionali attività delle montagne sono scomparse e non vi è stato sviluppo tecnologico nè imprenditoriale, come in altri Paesi ove la manutenzione dei boschi è sempre stata garantita da leggi specifiche.
In base al Position Paper presentato dal Governo italiano per identificare il potenziale delle fonti rinnovabili al 2020, è previsto un raddoppio per la produzione elettrica da biomassa e soprattutto una quadruplicazione della biomassa per usi termici. E’ evidente da questi numeri che le biomasse sono destinate a svolgere un ruolo decisivo, specialmente sul versante termico, al raggiungimento degli obbiettivi di questo decennio contribuendo per oltre la metà dell’incremento di produzione rinnovabile necessaria. Per di più va sottolineato il fatto che la forte diffusione dell’impiego della biomassa nei sistemi di riscaldamento in caldaie efficienti potrà avvenire con costi per lo Stato decisamente inferiori rispetto alle incentivazioni necessarie per la produzione di elettricità verde.

La messa a punto di brichettatrici mobili consentirà quindi di trasformare in prodotti pronti per la combustione quella vasta area di sottoprodotti agricoli o forestali oggi economicamente non utilizzabili e che, anzi, hanno finora costituito un problema. Inoltre, una volta messo a punto il prototipo di essicazione e pellettizzazione mobile, questo sistema potrà essere industrializzato e dare quindi un impulso al comparto della green economy italiana.
Gli obiettivi specifici del progetto sono:
• Conoscenza delle reali potenzialità di biomasse residuali secondarie e caratterizzazione chimico-fisica
• Ottenimento di pellets di qualità da biomasse
• Ottimizzazione valorizzazione energetica
• CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico (CNR-IIA) – COORDINATORE
• Exalto
• Università di Palermo

Alessandro Bencini
Staff

Ettore Guerriero
Staff

Valerio Paolini