POR HABITAT 2250
Finanziamento: POR Puglia 2014-2020
Periodo: Dicembre 2021– Dicembre 2023
Budget totale progetto:€ 190.000
Budget totale CNR IIA:€ 30.000
Responsabile Scientifico: Maria Adamo
Abstract del progetto
Il progetto mira all’ “Azione 1: Monitoraggio Habitat *2250 "Dune costiere con Juniperus spp.", che è parte integrante delle attività previste per l’Università nell’ambito del progetto “Rete Natura 2000: azioni di monitoraggio di habitat (*2250, *9210, *1120, *8330, *1170) e specie (Stipa austroitalica, Charadrius alexandrinus, Larus audouinii) della Regione Puglia”.
L’habitat prioritario 2250* - Dune costiere con Juniperus spp. è caratterizzato da vegetazione legnosa, a dominanza di ginepri, che si rinviene sulle dune stabilizzate lungo le coste sabbiose del Mediterraneo; sulla base dell’ultimo reporting Direttiva Habitat in Italia (http://www.reportingdirettivahabitat.it/) all’habitat 2250* è stato assegnato lo stato di conservazione cattivo (Bad) su tutto il territorio nazionale, con trend in peggioramento nella Regione Mediterranea, dove ricade la Puglia. Attualmente l’habitat 2250* ha, sul territorio pugliese, un’estensione lineare di quasi 90 km, coprendo una superficie di circa 255 ha, ma si presenta in forte riduzione rispetto alla sua area di distribuzione potenziale e risulta inoltre soggetto a numerosi fattori di disturbo. Le principali pressioni che insistono sull’habitat a livello regionale sono connesse prevalentemente all’urbanizzazione (cementificazione delle coste) ed alle attività ricreative balneari (in particolare calpestio e asporto di sabbia per livellamento e pulizia meccanica delle spiagge), nonché all’erosione costiera che, con l’arretramento della linea di costa, determina la contrazione dei sistemi dunali e conseguente alterazione della normale zonazione e degradazione della comunità. Altri fattori di pressione che possono causare l’ulteriore degradazione dei ginepreti costieri sono la diffusione di specie aliene, incendi, pascolo ed ampliamento delle aree agricole (Picchi, 2008).
Il SIC IT9110015 – “Duna e lago di Lesina-Foce del Fortore” rappresenta una delle aree regionali più significative per la presenza dell’habitat 2250*, nonostante le numerose pressioni che insistono su di esso.
Questo progetto si propone di effettuare il monitoraggio dell’habitat 2250* nel SIC IT9110015 – “Duna e lago di Lesina-Foce del Fortore”, attraverso lo sviluppo di una metodologia integrata che utilizza sia dati in situ che dati da remote sensing; per le azioni in situ ci si baserà sulle linee guida del “Manuale per il Monitoraggio di specie e di habitat di interesse comunitario (Direttiva 92/43/CEE) in Italia: habitat” (ISPRA); le tecniche di telerilevamento si baseranno sull’analisi di immagini ottiche multispettrali acquisite da piattaforme satellitari a risoluzione spaziale spinta (< 2 m). Infine, saranno elaborati modelli per la definizione dell’area di distribuzione potenziale dell’habitat. Importante aspetto di innovazione della presente azione è dato dal supporto fornito dall’utilizzo di metodologie ed algoritmi che utilizzano i dati satellitari per l’estrazione e la caratterizzazione degli habitat. Le tecniche di telerilevamento proposte in questo progetto necessitano di un imprescindibile approccio multidisciplinare che vede nell’interazione con la conoscenza esperta acquisita in campo la modalità per la calibrazione e la validazione delle procedure stesse.
Descrizione attività CNR-IIA
Nell'ambito del progetto Il CNR-IIA si impegna a collaborare alle attività di ricerca descritte in Allegato 1 –“Azione 1: Monitoraggio Habitat *2250 "Dune costiere con Juniperus spp." (Progetto “Rete Natura 2000: azioni di monitoraggio di habitat (*2250, *9210, *1120, *8330, *1170) e specie (Stipa austroitalica, Charadrius alexandrinus, Larus audouinii) della Regione Puglia”) ed, in particolare, allo svolgimento delle seguenti attività:
monitoraggio, a diverse scale spaziali e temporali, tramite utilizzo di dati in situ e di dati satellitari, delle comunità a Juniperus spp. (habitat 2250*), nel sito di studio IT9110015 - Duna e lago di Lesina-Foce del Fortore, con l’obiettivo di sviluppare e testare una procedura di riconoscimento automatico dell’habitat 2250* basata sull’utilizzo di un approccio a regole derivanti dalla conoscenza esperta dei siti;
analisi del pattern spaziale dell'habitat 2250* nel sito di studio IT9110015 - Duna e lago di Lesina-Foce del Fortore, attraverso apposite metriche di paesaggio utili per la definizione del mosaico spaziale;
analisi diacronica dei cambiamenti intercorsi nel sito di studio IT9110015 - Duna e lago di Lesina-Foce del Fortore, a carico dell’habitat 2250*.
Il SIC IT9110015 – “Duna e lago di Lesina-Foce del Fortore” rappresenta una delle aree regionali più significative per la presenza dell’habitat 2250*, nonostante le numerose pressioni che insistono su di esso.
Questo progetto si propone di effettuare il monitoraggio dell’habitat 2250* nel SIC IT9110015 – “Duna e lago di Lesina-Foce del Fortore”, attraverso lo sviluppo di una metodologia integrata che utilizza sia dati in situ che dati da remote sensing; per le azioni in situ ci si baserà sulle linee guida del “Manuale per il Monitoraggio di specie e di habitat di interesse comunitario (Direttiva 92/43/CEE) in Italia: habitat” (ISPRA); le tecniche di telerilevamento si baseranno sull’analisi di immagini ottiche multispettrali acquisite da piattaforme satellitari a risoluzione spaziale spinta (< 2 m). Infine, saranno elaborati modelli per la definizione dell’area di distribuzione potenziale dell’habitat. Importante aspetto di innovazione della presente azione è dato dal supporto fornito dall’utilizzo di metodologie ed algoritmi che utilizzano i dati satellitari per l’estrazione e la caratterizzazione degli habitat. Le tecniche di telerilevamento proposte in questo progetto necessitano di un imprescindibile approccio multidisciplinare che vede nell’interazione con la conoscenza esperta acquisita in campo la modalità per la calibrazione e la validazione delle procedure stesse.
Descrizione attività CNR-IIA
Nell'ambito del progetto Il CNR-IIA si impegna a collaborare alle attività di ricerca descritte in Allegato 1 –“Azione 1: Monitoraggio Habitat *2250 "Dune costiere con Juniperus spp." (Progetto “Rete Natura 2000: azioni di monitoraggio di habitat (*2250, *9210, *1120, *8330, *1170) e specie (Stipa austroitalica, Charadrius alexandrinus, Larus audouinii) della Regione Puglia”) ed, in particolare, allo svolgimento delle seguenti attività:
monitoraggio, a diverse scale spaziali e temporali, tramite utilizzo di dati in situ e di dati satellitari, delle comunità a Juniperus spp. (habitat 2250*), nel sito di studio IT9110015 - Duna e lago di Lesina-Foce del Fortore, con l’obiettivo di sviluppare e testare una procedura di riconoscimento automatico dell’habitat 2250* basata sull’utilizzo di un approccio a regole derivanti dalla conoscenza esperta dei siti;
analisi del pattern spaziale dell'habitat 2250* nel sito di studio IT9110015 - Duna e lago di Lesina-Foce del Fortore, attraverso apposite metriche di paesaggio utili per la definizione del mosaico spaziale;
analisi diacronica dei cambiamenti intercorsi nel sito di studio IT9110015 - Duna e lago di Lesina-Foce del Fortore, a carico dell’habitat 2250*.
Obiettivo dell’azione proposta è lo sviluppo di una metodologia integrata (tramite dati in situ e dati telerilevati) per il monitoraggio dell’habitat 2250* “Dune costiere con Juniperus spp.”. Come area di studio per lo sviluppo e la sperimentazione di tale metodologia è stata individuata l’area SIC IT9110015 - Duna e lago di Lesina-Foce del Fortore.
In particolare, sotto-obiettivi di questa azione sono:
- sviluppare e testare una procedura di riconoscimento automatico dell’habitat 2250* basata sull’utilizzo di un approccio a regole derivanti dalla conoscenza esperta dei siti, attraverso l’uso combinato di dati telerilevati e dati di campo;
- caratterizzazione dell’habitat 2250* in termini di “struttura e funzioni”;
- selezione di un set di metriche di paesaggio ad hoc al fine di fornire un’analisi del mosaico territoriale e del livello di frammentazione; correlazione di quest’ultimo con il pattern di distribuzione potenziale;
- definizione della presenza e del grado di disturbo, sia attraverso la raccolta e l’analisi di dati in campo (es. presenza e frequenza di specie aliene ed indicatrici di disturbo; presenza e grado di espressione della “standard zonation”), sia attraverso l’elaborazione di dati telerilevati (a diverse scale spaziali e temporali)
- individuazione di indicatori pressione-stato-risposta, alla fine del secondo anno di progetto.
In particolare, sotto-obiettivi di questa azione sono:
- sviluppare e testare una procedura di riconoscimento automatico dell’habitat 2250* basata sull’utilizzo di un approccio a regole derivanti dalla conoscenza esperta dei siti, attraverso l’uso combinato di dati telerilevati e dati di campo;
- caratterizzazione dell’habitat 2250* in termini di “struttura e funzioni”;
- selezione di un set di metriche di paesaggio ad hoc al fine di fornire un’analisi del mosaico territoriale e del livello di frammentazione; correlazione di quest’ultimo con il pattern di distribuzione potenziale;
- definizione della presenza e del grado di disturbo, sia attraverso la raccolta e l’analisi di dati in campo (es. presenza e frequenza di specie aliene ed indicatrici di disturbo; presenza e grado di espressione della “standard zonation”), sia attraverso l’elaborazione di dati telerilevati (a diverse scale spaziali e temporali)
- individuazione di indicatori pressione-stato-risposta, alla fine del secondo anno di progetto.
Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dipartimento di Biologia - Capofila
Maria Adamo
Chiara Richiardi