SIMONA
SIstemi e Tecnologie per il MONitoraggio di Aree culturali in ambiente subacqueo e terrestre
Categorie: Concluso | Montelibretti | Nazionali | Osservazione Terra | Tecnologie Monitoraggio Condivisione
Keywords: ambiente | beni culturali | coste | Isole minori | monitoraggio ambientale | sistemi di monitoraggio
Finanziamento: POR CALABRIA FESR 2007/2013 – ASSE I Avviso Pubblico Agenda Strategica Poli di Innovazione
Periodo: 4/11/2014 – 31/12/2015
Budget totale progetto:---
Budget totale CNR IIA:---
Responsabile Scientifico: Laura Ragazzi
Abstract del progetto
Il Progetto Simona si propone di realizzare un sistema utile alla verifica sullo stato di conservazione dei Beni Culturali includendo la possibilità di avere una gestione automatica dello strumento proposto anche per anche per rendere disponibili anche in tempo reale messaggi di allerta.
La validazione della proposta progettuale verrà effettuata su due dimostratori: uno per l’ambiente costiero ed una per l’ambiente marino. Inoltre attraverso opportuni indici di rischio, il sistema genererà automaticamente anche una scala di priorità con la quale programmare gli interventi manutentivi basata su dati oggettivi.
Il progetto ha come obiettivo principale la verifica di affidabilità e il controllo dello stato di conservazione di beni culturali e naturalistici collocati in aree limitrofe alla costa o direttamente poste in ambiente marino con procedure automatizzate basate su sistemi di monitoraggio residenti. L’obiettivo sarà perseguito mediante la definizione di protocolli procedurali costituiti da una serie di azioni sperimentali e decisionali collocate all’interno di un software autodiagnosticante. Il software acquisirà, mediante architetture di monitoraggio dedicate, variabili fisiche e meccaniche con sensori direttamente posti a contatto con il bene o installati nell’ambiente circostante. L’acquisizione delle variabili in opera verrà assicurata con l’ausilio di architetture appositamente dedicate sia per l’ambiente limitrofo alla costa che per l’ambiente marino.
L’Istituto è presente nell’ Obiettivo Operativo 7 – Generalizzazione dei parametri di confronto per stabilire il livello di rischio di un bene archeologico/architettonico in una particolare zona geografica.
Il risultato atteso del WP consiste in un Protocollo che consenta di stabilire il livello di rischio di un bene archeologico/architettonico in una particolare zona applicando una valutazione comparativa basata sulle caratteristiche del bene oggetto di stima, raffrontate con quelle dei beni oggetto di sperimentazione appartenenti alla stessa categoria o subcategoria definita sulla scorta di una condivisa Tassonomia territoriale.
Coordina l’ Obiettivo Operativo 9 – Sviluppo di tecniche innovative di telerilevamento per il rilievo di beni culturali nell’entroterra e in ambiente costiero.
L’individuazione sulle immagini telerilevate di strutture archeologiche presenti nel primo sottosuolo si basa sull’analisi delle modifiche dello strato superficiale del terreno, che ricopre i resti archeologici, che si distingue da quello circostante per il colore, la compattezza, la tessitura, l’umidità e le differenze sono tanto più evidenti quando il suolo è soggetto alle normali pratiche colturali. L’applicazione del telerilevamento è largamente utilizzata per le indagini aerotopografiche del territorio in ambiente archeologico. Ciò nonostante, si rileva che la maggior parte delle metodologie sviluppate sono centrate sull’uso di immagini telerilevate nelle regioni spettrali del Visibile e dell’Infrarosso Vicino, mentre le immagini acquisite nella regione dello spettro elettromagnetico dell’Infrarosso Termico, pur essendo nota la loro importanza per lo studio delle dinamiche ambientali (e anche archeologiche), risultano utilizzate solo raramente. In questo contesto il CNR-IIA propone di approfondire, sviluppare e applicare tecniche di elaborazione del dato MIVIS per sfruttare le potenzialità offerte dalle bande dell’Infrarosso Termico anche per la ricerca archeologica in ambito costiero. Il risultato atteso si configura nella realizzazione di una metodica per la gestione, mappatura e localizzazione dei dati archeologici (ricerche bibliografiche, verifica sul campo, dalla mappatura e analisi della cartografia storica e moderna) e dei risultati delle elaborazione del dataset telerilevato utilizzando immagini aeree e satellitari a diversa risoluzione.
L’Istituto è presente nell’ Obiettivo Operativo 7 – Generalizzazione dei parametri di confronto per stabilire il livello di rischio di un bene archeologico/architettonico in una particolare zona geografica.
Il risultato atteso del WP consiste in un Protocollo che consenta di stabilire il livello di rischio di un bene archeologico/architettonico in una particolare zona applicando una valutazione comparativa basata sulle caratteristiche del bene oggetto di stima, raffrontate con quelle dei beni oggetto di sperimentazione appartenenti alla stessa categoria o subcategoria definita sulla scorta di una condivisa Tassonomia territoriale.
Coordina l’ Obiettivo Operativo 9 – Sviluppo di tecniche innovative di telerilevamento per il rilievo di beni culturali nell’entroterra e in ambiente costiero.
L’individuazione sulle immagini telerilevate di strutture archeologiche presenti nel primo sottosuolo si basa sull’analisi delle modifiche dello strato superficiale del terreno, che ricopre i resti archeologici, che si distingue da quello circostante per il colore, la compattezza, la tessitura, l’umidità e le differenze sono tanto più evidenti quando il suolo è soggetto alle normali pratiche colturali. L’applicazione del telerilevamento è largamente utilizzata per le indagini aerotopografiche del territorio in ambiente archeologico. Ciò nonostante, si rileva che la maggior parte delle metodologie sviluppate sono centrate sull’uso di immagini telerilevate nelle regioni spettrali del Visibile e dell’Infrarosso Vicino, mentre le immagini acquisite nella regione dello spettro elettromagnetico dell’Infrarosso Termico, pur essendo nota la loro importanza per lo studio delle dinamiche ambientali (e anche archeologiche), risultano utilizzate solo raramente. In questo contesto il CNR-IIA propone di approfondire, sviluppare e applicare tecniche di elaborazione del dato MIVIS per sfruttare le potenzialità offerte dalle bande dell’Infrarosso Termico anche per la ricerca archeologica in ambito costiero. Il risultato atteso si configura nella realizzazione di una metodica per la gestione, mappatura e localizzazione dei dati archeologici (ricerche bibliografiche, verifica sul campo, dalla mappatura e analisi della cartografia storica e moderna) e dei risultati delle elaborazione del dataset telerilevato utilizzando immagini aeree e satellitari a diversa risoluzione.
• Ob.7:obiettivo specifico è la derivazione e definizione di un protocollo che permetta: la mutuazione (dalla sperimentazione) dei livelli di rischio definiti nei Beni osservati (Observations di Valutazione ) nelle esperienze prototipo, l’individuazione di caratteristiche definitorie del bene declinabili attraverso criteri misti fisico-quantitativi e intuitivi – qualitativi, l’applicazione pesata di tali parametri agli altri beni anche mediante una loro possibile elaborazione con algoritmi di valutazione multi – criteriale mista quanti-qualitativa.
• Ob.9: obiettivo specifico è il monitoraggio del territorio per l’individuazione, la mappatura e la valorizzazione dei beni culturali in ambiente costiero attraverso l’utilizzo delle tecniche di elaborazione del dato MIVIS.
• Ob.9: obiettivo specifico è il monitoraggio del territorio per l’individuazione, la mappatura e la valorizzazione dei beni culturali in ambiente costiero attraverso l’utilizzo delle tecniche di elaborazione del dato MIVIS.
• SIRFIN spa – COORDINATORE
• CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico (CNR-IIA)
• CNR ISAC
• Silpa srl
• Sismlab srl
• Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria
• CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico (CNR-IIA)
• CNR ISAC
• Silpa srl
• Sismlab srl
• Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria
Alessia Allegrini
Staff
Giuliano Fontinovo
Staff
Pasquale Merola
Staff